I servizi di localizzazione che offrono gli smartphone di nuova generazione, si basano sull’uso congiunto del sistema GSM e GPS.
Essi servono a trovare la posizione Geo-referenziata vostra (o eventualemente del vostro cellulare)
È utile abilitarli o si deve temere per la propria privacy?
In sostanza, oramai, quasi tutte le apps chiedono di poter conoscere la vostra posizione, e generalmente lo fanno per “spiarvi” e acquisire utili dati sul vostro comportamento.
Nella maggior parte dei casi noi utilizziamo questa funzione semplicemente per condividere con i nostri amici, dove siamo o cosa stiamo facendo. Ed effettivamente, facendo due conti circa l’utilità e le consequenziali problematiche, il piatto della bilancia dovrebbe pendere in favore della disabilitazione.
Ma vi sono diverse altre funzionalità che bisogna tenere conto nell’utilizzo della bussola, quali per esempio (tra i più semplici) la funzione di navigatore, o addirittura il “ritrovamento” del cellulare.
In buona sostanza vi sono casi in cui davvero può tornare utile (talvolta indispensabile) l’uso di queste funzionalità, ma bisogna tenere sempre alta l’attenzione sull’abuso che ne può derivare: pensiamo al caso delle applicazioni che sfruttano le bussole per tracciare i propri figli (solo loro?) e sapere sempre la loro posizione.
Il mio consiglio allora è usare quest’opzione con la massima cautela, e accettarne l’utilizzo solo nei casi davvero necessari! Enjoy it!
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