Un sistema operativo che nasce come evoluzione del precedente sistema operativo Vista, non tanto diverso, seppur migliorato per certi aspetti.
Promettono come sempre la rivoluzione, “rappresenta un po’ la sintesi del massimo dell’innovazione esistente tuttora sul mercato“, così come dice l’amministratore delegato Microsoft Italia a punto informatico, giustificando così i 129 euro necessari per un semplice upgrade al “futuro” (Va detto anche che, chi ha comprato un pc con Vista dopo il 26 Giugno di quest’anno, ha diritto all’upgrade gratuito ad una equivalente edizione di Windows 7).
Un Sistema operativo sviluppato da 8 milioni di sviluppatori in tutto il mondo, che installando la beta di seven, hanno contribuito a lanciare il nuovo sistema operativo di casa Redmond. Va però sottolineato che chi ha testato il loro prodotto, avrà comunque la necessità di comprare la versione finale del sistema operativo: non ci saranno sconti in questo senso, neanche per chi gli ha reso un gran servigio.
A dire il vero, questa degli sviluppatori nel mondo non sembra una cosa del tutto nuova; Una filosofia operativa abbracciata già dai concorrenti di Microsoft. L’idea però non ha valore di semplice testing, ma anche di affiliazione, con la crescita del desiderio durante l’attesa, e la sensazione di sentirsi parte di una comunità.
Dunque il nuovo sistema operativo, è arrivato: Seven, disponibile in tante versioni, da valutare bene a seconda dell’uso che si farà del proprio pc. I requisiti minimi per far girare Windows 7 sono un sistema con processore a 1 GHz, una quantità di memoria RAM pari a 1 GB per la versione a 32 bit e di 2 GB per la versione da 64 bit, 16 GB (32 bit) o 20 GB (64 bit) di spazio libero su hard disk, e una scheda grafica DirectX 9 con un driver che supporti la specifica WDDM 1.0 o superiore. Se si possiede un pc di ultimissima generazione, abbiamo le carte in regola per provare il futuro secondo Ballmer e Co.
Oppure si può pensare ad uno switch… Basta aspettare il 29!
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